sabato 31 gennaio 2009

Il mare d'inverno




I colori del mare sono irresistibili, viene voglia di tuffarsi, ma so che l'acqua è fredda e non ne ho il coraggio. Qualche turista nord europeo, meno pavido di me, affronta con disinvoltura l’abbraccio gelido delle onde, sotto il mio sguardo un po’ invidioso. Io mi accontento di farmi abbagliare dal sole, finalmente dopo tanta pioggia. Seguendo il sentiero sulla scogliera, ammiro le fioriture che si susseguono anche in inverno, assaggio qualche bacca di mirto che potrei usare per fare un liquore, respiro questo profumo di terra speziata che sa di liquirizia e cannella. E mi incanto a guardare i colori di questo mare, di cui non sono mai sazia.




mercoledì 21 gennaio 2009

L'inverno che non c'è




Com’è l’inverno in Sicilia? Io di inverni sull’isola ne ho trascorsi tre, il primo straordinariamente mite, del tipo che si pranzava in terrazza all’aperto fino a metà dicembre (ops, metà dicembre è ancora autunno!). Ma quel che mi sconvolge, rispetto al paesaggio di pianura padana, è il fatto che gli alberi non perdono le foglie, le buganvillee sono coperte di fiori più che in estate, lungo tutte le strade crescono piccoli fiorellini infestanti di color giallo limone. Sulla scogliera i prati sono punteggiati da iris nani color blu intenso, e gli aranceti sono carichi di frutti come alberi di Natale. La Sicilia orientale, cioè la costa che si affaccia sullo Ionio e va da Messina a Siracusa, in inverno è molto piovosa, e molto vuol dire che “piove con l’idrante”, sembra di stare sotto una cascata, le strade si allagano, i torrenti si trasformano in fiumi e tracimano, le montagne a volte franano. E piove per giorni, pare di vivere nel romanzo Cent’anni di solitudine, e che la pioggia non smetterà mai. Poi all’improvviso il vento cala, il mare si placa e torna blu, e i fiori tornano a colorare le strade e i muri di cinta dei giardini.

sabato 10 gennaio 2009

Con i piedi in due scarpe...


E’ come se nella mia vita camminassi con due diverse scarpe: in un piede un paio di scarponcini da trekking con cui percorro i sentieri della Sicilia, nell’altro piede uno stivale con tacco con cui mi avvio dondolante tra i vicoli acciottolati di Ferrara. A colmare le distanze, l’aereo Catania-Bologna che ormai è diventato il mio mezzo di trasporto preferito. Non nascondo che sia faticoso, e anche dispendioso, questo modo di vivere, ma a volte sento di avere il doppio delle possibilità. Doppia casa, tanti amici, paesaggi urbani molto diversi, un giorno mangio sarde e pistacchio all’aperto in riva al mare, il giorno dopo tagliatelle al ragù nel tepore della mia mansardina. Un giorno vivo sul set di Montalbano, l’altro su quello di Nebbie e delitti. Non esiste un meglio e un peggio, solo due modi di vivere diversi