mercoledì 30 gennaio 2008

Gente di Sicilia


Non è facile definire questa gente di Sicilia. La prima cosa che mi ha colpita, è stata l’intensità degli sguardi. Quando ti guardano, lo fanno davvero. Il loro non è uno sguardo superficiale, sfuggente. Anche se solo per un attimo, mi sento trafitta dalla profondità di un’occhiata, come se fossi senza maschere e senza difese, e poi lasciata andare. I siciliani sono contraddittori come la loro splendida terra. Alcuni così intelligenti, dotati di humor e sensibilità da lasciare a bocca aperta, sguardi intensi e profondi, quasi primordiali. Altri cretini, ma veramente cretini, toccano abissi di cretinità. Non riesco ad abituarmi all’incuria con cui alcuni trattano la loro splendida terra: le spiagge coperte da un tappeto di bottiglie e piatti di plastica, i rifiuti al bordo delle strade. E una natura rigogliosa, quasi incurante, che ricopre di cuscini verdi le nefandezze dell’uomo. Questa è gente abituata a lottare, a non avere niente di certo, a farsi bastare il poco. Nella loro mente convivono l’orgoglio di una nobile e antica origine, la ricchezza di tanti popoli che qui si sono mescolati, il senso di inferiorità rispetto agli standard di altre regioni del paese. Complessità è il segno che li contraddistingue.

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