
Alla tavola di Yasmina- Sette storie e cinquanta ricette di Sicilia al profumo d'Arabia di Serge Quadruppani e Maruzza Loria, introduzione di Andrea Camilleri.
Questo libro è per me un po’ un talismano: lo rileggo nel corso degli anni, le sue storie sono scritte con una sensualità che mi incanta, sono come fiabe dall’atmosfera magica, ma per adulti. Yasmina racconta l’origine degli ingredienti e delle ricette portati dagli arabi in Sicilia, e che ancora oggi rendono prelibata la cucina dell'isola: il sorbetto, o sharbat in arabo, progenitore dei gelati, fatto con la neve dei monti Nebrodi; la cassata, o qas’ at, dal nome del recipiente usato per contenerla; gli arancini, le sarde a beccafico e il cacio all’argentiera; ogni ricetta è raccontata in modo incantevole, leggendo sembra di poter sentire i profumi sprigionati da questi piatti incantevoli usati da Yasmina per inebriare e soggiogare il principe Ruggero.
Dall’introduzione del libro:
Nella Sicilia dell'XI secolo, dominata dai normanni, Omar Ibn Khalid è arrestato per alto tradimento e condannato a morte. Nel tentativo di salvarlo sua sorella Yasmina si fa novella Shahrazàd e, come l'eroina delle "Mille e una notte", seduce il sovrano Ruggero I con i suoi racconti e ancor più con la sua cucina: cannoli, granite al cedro, caponate di melanzane, cuscus di pesce... Questo volume, scritto da un celebre giallista francese (ma siciliano d'adozione) e da una siciliana trapiantata a Roma, ci svela i segreti delle antiche tradizioni culinarie palermitane, ricche dei profumi e del sole di Sicilia e d'Arabia. Storie e ricette, fa notare Andrea Camilleri nell'Introduzione, "tra loro strettamente s'intrecciano, si impastano, si amalgamano, cotte nel bollore della fantasia, dell'arguzia, della pura invenzione e infine condite con una piacevolissima scrittura che ha un che di piccante e di speziato".